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Anna Short Film Dekel Berenson

Anna è stata uccisa a gennaio-febbraio 2019 in Ucraina. Il film è distribuito da Salaud Morisset.

 

Synopsis

Anna, madre single di mezza età, vive in una piccola città industriale dell’Ucraina Orientale devastata dalla guerra. Lavora in uno stabilimento per la lavorazione della carne, vive in un appartamento fatiscente e sogna una vita migliore per se stessa e per sua figlia di 16 anni. Alla ricerca disperata di un cambiamento, è tentata da un annuncio radio che invita a partecipare ad una festa organizzata per uomini stranieri in visita turistica nel paese e alla ricerca di amore.

Nonostante sia oltre i limiti di età, e decisamente poco avvezza agli eventi mondani, Anna decide di partecipare. Durante la festa si dovrà confrontare con la realtà della vecchiaia, con le vere intenzioni degli uomini americani, e con la figlia minorenne, che partecipa al party assieme a lei. Madre e figlia realizzano l’assurdità e lo squallore della situazione e abbandonano il loro sogno di una vita migliore.


Dekel Berenson

Nato in Israele, vive nel Regno Unito e racconta storie ambientate in tutto il mondo. Il suo film Ashmina è stato presentato in anteprima al BFI London Film e sarà proiettato, tra i molti altri festival, all’Aspen Shortfest. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio, una coproduzione Israeliana Europea.

 
 

Dichiarazione Del Regista

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Ho visitato l’Ucraina per la prima volta nel 2012. È stato un passo importante per me personalmente, poiché mia nonna è nata a Chust, una piccola città del confine ucraino. Lei è stata testimone di come l’Ucraina, come il resto dell’Europa Orientale, divenne una parte dell’USSR, e poi in seguito ottenne la sua indipendenza, adesso a rischio ancora una volta. Durante la mia visita sono stato affascinato dal miscuglio di tradizioni orientali e occidentali e dalla popolazione, ed il mio cuore è stato straziato nel vedere la povertà dell’Ucraina e la corruzione dilagante nelle sue istituzioni.

In una calda serata d’estate, nei nightclub di Odessa, sono stato testimone di eventi simili a quelli rappresentati in “Anna”. Questi locali sono famosi come punti di incontro per quei tipi di uomini e donne che cercano gli altri con in mente dei propri segreti progetti. Gli uomini guardano le donne come se fossero quei pezzi di carne appesi nel posto di lavoro di Anna, e le donne giudicano gli uomini secondo il valore delle loro scarpe.

Gli uomini, sperando di approfittare della disperazione delle donne e del loro desiderio di espatriare, tentano di sedurle con la promessa di una possibile relazione. Le donne, fingendosi ignare dell’ovvietà dello schema, dalla loro parte fanno promesse e scroccano agli uomini drink, cene costose e regali. Quelle più esperte e determinate, a loro volta, seducono gli uomini ingenui con la promessa di amore e matrimonio, salvo poi divorziare non appena mettono piede nel loro nuovo paese. Così, entrambe le parti cercano di approfittarsi l’una dell’altra, fallendo il più delle volte, ma ritentando la sera successiva nella stessa maniera. Perché dietro il cinismo e la mercificazione c’è la forza trainante della speranza di un incontro fortunato che porti a qualcosa di più profondo e significativo – un rapporto basato su sentimenti genuini, una relazione che porterà ad una vita migliore.

Osservare ciò che accadeva in questi nightclub mi ha portato a studiare più a fondo questo fenomeno culturale e a scoprire l’esistenza dei “viaggi dell’amore” descritti in “Anna”. Ho trovato il soggetto così stimolante da ritornare in Ucraina sei anni dopo la mia prima visita, per poterlo catturare nel film. In 'Anna' lo sfondo è invernale e freddo, ma indipendentemente dalla località del paese, ognuno alla fine ha sogni e aspirazioni. Questi appuntamenti internazionali, organizzati dalla caduta della Cortina di Ferro, continuano ad avere luogo, con gruppi che arrivano in Ucraina diverse volte durante l’anno. Le feste di massa in cui gli uomini sono numericamente superati 10 volte dalle donne hanno luogo quasi esclusivamente nell’Ucraina Orientale. La parte industriale e più povera del paese.

Ironicamente, Svetlana Barandich che interpreta Anna, ha partecipato ad un evento del genere più di 20 anni fa. Inoltre un’attrice che abbiamo intervistato per il ruolo di traduttrice ci ha detto di essere stata recentemente ingaggiata nello stesso ruolo per uno di questi eventi. E come nella corrispondente scena di “Anna”, doveva improvvisare delle conversazioni e che “tutti gli uomini e tutte le donne erano sempre Leoni”, perché questo era l’unico segno zodiacale di cui conosceva la parola in Inglese.

Questa è un’importante storia di speranza e disperazione, che ho tentato di catturare nel modo più autentico possibile.